Come già annunciato in un precedente post , il prossimo fine settimana, 8 e 9 Marzo, si terrà qui a Roma, un Seminario nazionale della Associazione Aiko con il Maestro HAYATO OSAWA 7 DAN – AIKIKAI HOMBU DOJO.
Durante il Seminario si terrà anche una sessione di esami per i gradi Dan.
Nel ricordare a tutti i praticanti che queste occasioni non vanno perse e che è bene partecipare, o almeno venire ad assistere, a queste lezioni, cogliamo l’occasione pubblicare una breve storia dei gradi utilizzati nelle arti marziali giapponesi così come raccontata in un suo libro dal M°Tamura. La seconda parte sarà pubblicata la prossima settimana
“Il Dan dei gradi di judo o di aikido si scrive con un carattere che significa «livello», «gradino».
Una scala si sale o si scande un gradino alla volta, non possiamo superarla in una sola, volta come per mezzo di una scala mobile o di un ascensore.
Questa parola contiene l’idea della separazione e indica il metodo necessario per raggiungere uno scopo. Secondo me è il motivo per il quale è stata scelta per rappresentare i gradi.
L’apparizione di questo sistema di gradi nel mondo del budo è, tutto sommato, recente.
Kano Jigoro, il fondatore del judo, l’avrebbe instaurata durante l’era Meiji (1868-1912). Nei bujustu anteriori i titolo di grado esistenti erano gli inka, menkyo, ecc. ecc.. Questi sistemi sopravvivono sempre nei bujustu e nel budo classico (kobudo) praticato ancora ai nostri giorni. Questo sistema comprende la classificazione seguente:
- shoden
- chuden
- okuden
- menkyo kaiden
- mokuroku, inka (Certificati o titoli, attribuiti dalle scuole tradizionali, equivalenti al menkyo kaiden.)
Questo sistema assicurava la trasmissione dei segreti dell’arte agli allievi.
Shoden: trasmissione iniziale, che si insegna per cominciare.
Chuden: trasmissione mediana, che assicura che metà del cammino è stato percorso.
Okuden: trasmissione profonda degli insegnamenti essenziali,nel senso nascosto, cioè okuri, higi.
Menkyo kaiden: certificato e titolo di colui a cui tutti i segreti sono stati trasmessi senza riserve.
Chi aveva ricevuto il menkyo kaiden poteva essere chiamato a succedere all proprio maestro o poteva fondare una branca della scuola secondo l’insegnamento del proprio maestro.
Nel corso dei lunghi anni di insegnamento il maestro può osservare la tecnica, l’attitudine e gli atti dei suoi allievi. Può allora concedere un diploma con piena cognizione di causa solo a chi lo merita (okugi, inka, menkyo kaiden).
Un pensiero riguardo “I Gradi – storia (1/2)”